È imminente l’apertura degli sportelli per l’edizione 2022 dei bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+, destinati al finanziamento di progetti di valorizzazione delle privative industriali, a favore dei quali il decreto direttoriale Mise di programmazione delle risorse del 07.06.2022 ha messo a disposizione complessivamente 46 milioni di euro, di cui:
- 30 milioni di euro per Brevetti+, già comprensivi di 10 milioni a valere sulle risorse PNRR, missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura” – Componente2 “Digitalizzazione, innovazionee competitività nel sistema produttivo” dell’Investimento 6 “Sistema della proprietàindustriale”;
- 14 milioni di euro per Disegni+;
- 2 milioni di euro per Marchi+.
Bando Brevetti+
A partire dalle ore 12:00 del 27.09.2022 potranno essere presentate le domande di accesso al bando Brevetti+ secondo una procedura a sportello gestita da Invitalia, in cui le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo fino a esaurimento dei fondi pari a 30 milioni di euro, di cui 4 milioni riservati alle imprese aventi sede operativa, alla data di presentazione della domanda, nelle regioni del Mezzogiorno.
L’agevolazione è finalizzata a “favorire lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione ed erogazione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato”, mediante la concessione di un contributo a fondo perduto in regime de minimis, entro un importo massimo di 140.000 euro e in misura non superiore all’80% dei costi ammissibili.
I soggetti beneficiari del bando sono le Pmi, comprese le Newco., aventi sede legale e operativa in Italia: ciascun soggetto può presentare un solo progetto di valorizzazione relativo a un unico brevetto, che non sia già oggetto di un’altra domanda presentata al medesimo sportello.
Le Pmi destinatarie dell’agevolazione devono in particolare trovarsi in una delle seguenti situazioni:
- essere titolari o licenziatarie di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01.01.2019 ovvero titolari di una licenza esclusiva trascritta all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01.01.2019;
- essere titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01.01.2020 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
- essere titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01.01.2020, con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, a condizione che la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle precedenti edizioni dei bandi Brevetti+.
Il contributo è finalizzato a finanziare l’acquisto dei seguenti servizi specialistici “correlati e strettamente connessi alla valorizzazione economica del brevetto e funzionali alla sua introduzione nel processo produttivo ed organizzativo dell’impresa proponente, al fine di accrescere la capacità competitiva della stessa”:
- Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (incluso il “Proof of Concept”);
- Organizzazione e sviluppo;
- Trasferimento tecnologico.
Il progetto di valorizzazione del brevetto deve rispettare le seguenti caratteristiche, pena la sua inammissibilità:
- deve basarsi su almeno due dei servizi ammissibili;
- deve contenere almeno un servizio della macroarea “Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione”;
- gli importi dei servizi relativi alle macroaree “Organizzazione e sviluppo” e “Trasferimento tecnologico” non possono superare complessivamente il 40% del totale del piano richiesto;
- le relative spese devono essere fatturate, anche parzialmente, in data successiva alla presentazione telematica della domanda di ammissione; i servizi specialistici devono essere resi da soggetti terzi rispetto all’impresa beneficiaria (a titolo esemplificativo e non esaustivo sono esclusi i servizi resi da soggetti con partecipazioni reciproche a livello societario, soci, amministratori, dipendenti nonché loro “prossimi congiunti”, contitolari del brevetto, persone fisiche non titolari di partita Iva, etc…).