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ADEGUATI ASSETTI ORGANIZZATIVI, AMINISTRATIVI E CONTABILI NELLE IMPRESE PER CRESCERE

Forse non tutti sanno che la riforma del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza riguarda le imprese in crisi ma anche quelle non in crisi che cercano strumenti per crescere. In sintesi, l’art. 2086 del codice civile al secondo comma cita «l’imprenditore che operi in forma societaria o collettiva ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita di continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale».

L’imprenditore, quindi, deve predisporre un assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’impresa in linea con le previsioni dell’art.2086 codice civile, in grado di consentire congiuntamente di:

  1. rilevare eventuali squilibri finanziari, patrimoniali ed economici
  2. verificare la sostenibilità dei debiti e la prospettiva di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi, nonché rilevare i segnali di allarme relativamente ai debiti scaduti e ad eventuali esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari
  3. essere in grado di estrapolare il set informativo richiesto dal Ministero della Giustizia per poter fare il test di auto-diagnosi per la verifica dello stato di benessere complessivo

La norma non ha previsto un modello obbligatorio e specifico per la predisposizione di un assetto adeguato e pertanto sta nella sensibilità dell’imprenditore di creare la struttura più confacente alla sua realtà in grado di soddisfare quanto richiesto dalla normativa.

Relativamente all’ adeguato assetto organizzativo è utile che nell’impresa sia presente:

  • un organigramma aggiornato contenente gli elementi essenziali (struttura, figure, ruoli, relazioni tra U.O., divisione dei compiti e responsabilità)
  • un mansionario
  • adeguate procedure aziendali
  • un’adeguata progettazione della struttura organizzativa evitando una concentrazione in capo ad una o poche risorse umane di informazioni vitali per l’ordinaria gestione dell’impresa. E’ ad esempio il caso dell’ufficio ammnistrativo che nelle realtà più piccole tende ad essere in mano ad un’unica persona
  • un sistema di gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali

Per quanto riguarda l’assetto amministrativo sono necessari l’uso di alcuni strumenti fondamentali per una tempestiva rilevazione della crisi si impresa:

  1. un piano industriale
  2. un budget economico patrimoniale e di tesoreria
  3. una situazione finanziaria settimanale
  4. strumenti di reporting

In ultimo relativamente all’assetto contabile è fondamentale:

  • essere in grado di redigere dei bilanci infrannuali almeno trimestrali
  • avere una procedura formalizzata di gestione e monitoraggio dei crediti da incassare
  • individuare indicatori chiave gestionali (KPI) per consentire valutazioni rapide costantemente
  • predisporre analisi di bilancio
  • redigere dei rendiconti finanziari periodici.

E’ importante sottolineare che la norma che riforma il codice della crisi riguarda anche l’imprenditore individuale al quale però non è richiesto un assetto organizzativo, amministrativo e contabile ma l’adozione di misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi. In questo senso ritengo che non si possa prescindere da:

  • un adeguato monitoraggio dei debiti e della capacità di restituzione con l’istituzione di uno scadenziario previsionale
  • l’andamento del fatturato e degli ordini rapportati all’anno precedente
  • indicatori sull’andamento dei costi
  • indicatori riguardanti i margini

Adeguarsi ai principi imposti dal Codice della Crisi di impresa, può risultare inizialmente gravoso, soprattutto per le realtà più piccole ma è indubbio che tutto questo può portare ad una gestione corretta dell’impresa, al suo sviluppo ed al suo mantenimento in salute. Rispettare la norma è anche l’unica soluzione che consente ad imprenditori e amministratori di società di evitare o attenuare responsabilità personali anche di tipo patrimoniale.

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