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PULIZIA LIBRO BENI AMMORTIZZABILI

Con l’approssimarsi del fine anno si rende conveniente procedere con la pulizia periodica del registro dei beni ammortizzabili.

Su registro dei beni ammortizzabili sono annotati gli acquisti (nonché le costruzioni in economia) di beni che hanno una durata di utilizzo prolungata nel tempo (es.: automezzi, attrezzature, mobilio, computer, ecc.) con specifica indicazione di: anno di acquisizione, costo originario, rivalutazioni, svalutazioni, fondo di ammortamento al termine del periodo precedente, coefficiente di ammortamento, quota annuale di ammortamento, eliminazione dal processo produttivo, cessione.

Possono capitare delle non congruità tra quanto iscritto nel registro e la realtà effettiva:

  1. nel libro cespiti possono essere iscritti beni che in realtà non esistono (in quanto distrutti, sostituiti, venduti, buttati, ecc.);
  2. presso l’impresa possono essere presenti beni non iscritti nel registro dei beni ammortizzabili (in quanto acquistati senza fattura, apportati dal titolare o dai soci senza documentazione di supporto, ecc.).

Qualora in sede di verifica fiscale siano riscontrate le non congruità di cui sopra scattano presunzioni di evasione gravi:

  1. qualora nel libro cespiti sia iscritto un bene che in realtà non esiste può essere contestata la cessione in nero del bene stesso;
  2. qualora presso l’impresa sia presente un bene non iscritto nel registro dei beni ammortizzabili possono essere contestati corrispettivi in nero nella presunzione che con i fondi neri si siano acquisiti i beni senza che sia stata richiesta al fornitore l’emissione della fattura.

La non corrispondenza del registro dei beni ammortizzabili con l’effettiva realtà aziendale, inoltre, implica delle problematiche per gli Studi di Settore in quanto il modello (che fa parte della dichiarazione dei redditi) nell’elaborare i dati aziendali (dati contabili e dati extracontabili) utilizza, tra l’altro, anche il valore dei beni ammortizzabili utilizzati dall’impresa per definire il ricavo puntuale di riferimento dell’azienda e, successivamente, stabilisce se il fatturato dell’azienda è congruo e coerente con le risultanze medie di settore. Un elevato valore dei beni ammortizzabili, a parità di condizioni, comporta un calcolo dei ricavi puntuali più elevato.

Alla luce delle problematiche suindicate si consiglia di rivolgersi allo Studio per procedere con una verifica del libro dei beni ammortizzabili e procedere con le correzioni necessarie.

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